E’ non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo potrebbano iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta più creduta ne’ nostri tempi per la variazione grande delle cose che si sono viste e veggonsi ogni dì, fuora di ogni umana coniettura. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: Il Principe, rozdz. XXV, 1814, s. 95.
Niccolò Machiavelli: Na czasie cytaty (strona 2)
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Però la migliore fortezza che sia, è non essere odiato dal populo; perché, ancora che tu abbi le fortezze, et il populo ti abbi in odio, le non ti salvono; perché non mancano mai à populi, preso che li hanno l’armie forestieri che li soccorrino. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XX
„Tych, którzy stają się zależnymi, należy honorować i miłować, zwłaszcza gdy nie są chciwi.”
Quelli che si obbligano, e non sieno rapaci, si debbono onorare et amare; quelli che non si obbligano. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. IX
Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché la non si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. III
Uno principe savio debbe, quando ne abbi la occasione, nutrirsi con astuzia qualche inimicizia, acciò che, oppresso quella, ne seguiti maggiore sua grandezza. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XX
E però uno principe savio debba pensare uno modo per il quale li sua cittadini, sempre et in ogni qualità di tempo, abbino bisogno dello stato e di lui: e sempre poi li saranno fedeli. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. IX
Coloro che stanno semplicemente in sul lione, non se ne intendano. Non può per tanto uno signore prudente, né debbe, osservare la fede, quando tale osservanzia li torni contro e che sono spente le cagioni che la feciono promettere. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XVIII
„Szczęście ma imię kobiety; jeśli chcesz je zdobyć, nie wahaj się użyć siły.”
Źródło: Elizabeth Adler, Kobiety rządzą światem, motto powieści
Dovete adunque sapere come sono due generazioni da combattere (…) bisogna, adunque, essere volpe (…) e leone. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XVIII
Sia meglio essere impetuoso che respettivo, perché la fortuna è donna: ed è necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XXV
Veruna cosa fa tanto onore a uno uomo che di nuovo surga, quanto fa le nuove legge e li nuovi ordini trovati da lui. Queste cose, quando sono bene fondate e abbino in loro grandezza, lo fanno reverendo e mirabile. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XXVI
L’amore è tenuto da uno vinculo di obbligo, il quale, per essere li uomini tristi, da ogni occasione di propria utilità è rotto; ma il timore è tenuto da una paura di pena che non abbandona mai. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XVII
Książę (1513)
Źródło: rozdz. XVIII
Per il che si ha a notare che li uomini si debbono o vezzeggiare o spegnere; perché si vendicano delle leggieri offese, delle gravi non possono: sí che l’offesa che si fa all’uomo debbe essere in modo che la non tema la vendetta. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. III
Di qui nacque che tutt’i profeti armati vinsono, e li disarmati ruinorono. Perché, oltre alle cose dette, la natura de’ populi è varia; et è facile a persuadere loro una cosa, ma è difficile fermarli in quella persuasione. (wł.)
Książę (1513)
Źródło: rozdz. VI